MICCICHE’ CRITICO VERSO FSI: «HA POCA CHIAREZZA STRATEGICA»

Quelle del Fondo Strategico Italiano sono «iniziative a spizzichi e bocconi» con «poca chiarezza strategica». Ad affermarlo è Gaetano Micciché (nella foto), direttore generale del gruppo Intesa Sanpaolo, a margine di un convegno, in riferimento all'entrata del fondo controllato da Cdp in Inalca, del gruppo Cremonini, e Rocco Forte Hotels. Il dg di Intesa è critico nei confronti fondo di investimenti, sia sul lavoro che sugli obiettivi.

A suo avviso, «il Fondo strategico dovrebbe avere un primo obiettivo basico che è quello di creare occupazione piuttosto che quello del rendimento perché non penso sia nato per avere un rendimento da private equity». Si chiama Fondo Strategico Italiano, ha continuato, e il suo obiettivo dovrebbe essere quello di «far sì che settori critici del Paese possano avvalersi di un asset importante dello Stato» e quindi «individuare quali sono i veri settori strategici e di conseguenza una strategia di investimento. In parte l'ha fatto in parte lo può fare ancora meglio», ha proseguito.

Micciché ha sottolineato che il Fondo «ha tanti denari a propria disposizione» ma anche che «oggi il Paese è privo di equity, è privo di coraggio in alcune iniziative e in alcuni settori: parlo di agroalimentare, turismo, trasporti, logistica, settori in cui servono gli investimenti». Sempre a proposito dell'investimento Fsi nel gruppo Cremonini, Micciché ha osservato: «Che il Fondo Strategico faccia sempre bene il suo lavoro, su questo ho i miei dubbi».

Esclusi, per i prossimi mesi, Ipo nel settore alimentare, ma per quanto riguarda quella recente di Rai Way, il dg ammette che è stato «un successo il cui merito va riconosciuto a Rossotto, a Gubitosi e alla Rai». Tuttavia la situazione sui mercati resta difficile: «Il secondo semestre è stato complicato per l'equity. Rai Way è stata un'azienda che ha suscitato interesse sui mercati internazionali e quindi la quotazione è andata bene. Mi auguro si possa tornare velocemente a una fase come quella della primavera 2014 quando c'era veramente grande interesse per il nostro Paese».

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