CARIGE RIORGANIZZA IL CDA E SI PREPARA ALL’AUMENTO DI CAPITALE

Claudio Gargiullo, direttore commerciale di Banca Carige, è stato nominato ieri anche direttore generale di Carige Italia, la controllata dell’istituto genovese che raggruppa le filiali esterne alla Liguria, che presto verrà accorpata nella controllante. Lascia invece l'incarico di ad di Carige Italia Piero Luigi Montani (nella foto), restando nel board come consigliere.

Questi i cambi nel cda del gruppo, il primo dopo i risultati l'approvazione dell'aggiustamento di bilancio da parte della Banca centrale europea. Sotto osservazione c’è lo shortfall da 814 milioni emerso con gli stress test, che la banca genovese prevede di azzerare attraverso un aumento di capitale compreso tra 500 e 650 milioni. 

I vertici di Carige, emerge dal consiglio, si sono orientati su un’operazione cash, anziché ricorrere a strumenti finanziari ibridi, non visti di buon occhio dalla Bce. E contano anche sul fatto che l’ammanco registrato dall’istituto di vigilanza si è già ridotto intorno ai 700 milioni, con la cessione, ad Apollo Global Management, del comparto assicurativo di Carige: i 310 milioni ricavati dalla vendita producono, infatti, un impatto patrimoniale di circa 100 milioni.

Contestualmente, Paolo Momigliano, presidente di Fondazione Carige (che detiene il 19% dell'omonima banca) ha convocato per lunedì 22 dicembre il cda e il consiglio di indirizzo dell’ente, per valutare tutte le opzioni per valorizzare la partecipazione detenuta in Carige. Insieme all’advisor Banca Imi, l'ente potrà esaminare lo stato dei colloqui in corso con potenziali investitori che lo affiancherebbero nell’azionariato della banca. Secondo gli ultimi rumors, ci sarebbero il fondo Apollo e Investindustrial di Andrea Bonomi e, più sullo sfondo, la famiglia genovese Malacalza.

Noemi

SHARE