Barclays affianca Lixil nella vendita di Permasteelisa

Affiancato da Barclays, il gruppo giapponese Lixil ha ceduto la società di costruzioni Permasteelisa al colosso cinese Grandland per un corrispettivo di base pari a 467 milioni di euro.

Lo annuncia la setessa Lixil, attiva a livello mondiale nel settore dell’edilizia e delle costruzioni, secondo la quale l’operazione consentirà a Permasteelisa di unire le proprie forze con un’azienda già fra le prime del settore. Presente in quattro continenti, con un network di oltre 50 aziende e 6mila dipendenti, l’azienda di Vittorio Veneto fattura circa 1,400 miliardi di euro l’anno. Dopo l’integrazione sarà gestita come entità separata e la sua indipendenza sarà garantita dal nuovo socio, inoltre la sede resterà quella di Vittorio Veneto.

Nell’agosto 2011, Permasteelisa era stata ceduta alla conglomerata giapponese Lixil Corporation. Allora il prezzo pattuito era stato di 570 milioni di euro. A vendere al gruppo di Tokyo erano stati i fondi di private equity, Alpha e Investindustrial, che detenevano a quel tempo in modo paritetico (al 50% ciascuno) il gruppo. Poi negli ultimi mesi la vendita era di nuovo tornata in primo piano. Adesso arriva il nuovo passaggio di mano ai cinesi che operano nello stesso settore di attività e fatturano oltre 10 miliardi di euro l’anno.

Barclays ha agito come advisor finanziario per il venditore LIXIL con il team Banking in Italia guidato da Enrico Chiapparoli (nella foto) assieme con Claudio Morandi, managing director, e James Potts, director. 

Noemi

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